Innovazione e Inclusione

The most beautiful things are not perfect, are special

L'IDEA

Nel 2015 la madre della designer e fondatrice del progetto, Chiara Pasini, si è ammalata di cancro al seno.

È una donna davvero forte che non si è lasciata fermare da questo mostro nel suo corpo, aveva un obiettivo ben preciso: guarire e tornare in vita.

Chiara ha deciso di portare l’idea di rinascita dopo la diagnosi e le cure di cancro al seno, alla discussione di tesi di laurea nel 2017 alla NABA di Milano, dove si è laureata, sviluppando la primissima bozza di quello che oggi è un progetto concreto.

Cercando i materiali da utilizzare per la linea di intimo post-operatorio che voleva sviluppare, conosce Eleonora, proprietaria della Textilross, azienda italiana tessile specializzata nella produzione di tessuti innovativi. 

Dopo un periodo di studio e ricerca, Chiara ha iniziato a rendersi conto di voler sviluppare il progetto non solo a livello materiale ma anche creando un punto di incontro per il “dopo”, così nasce Feeling Nova, la community.

Durante questo periodo il rapporto con Textilross si è rafforzato sempre di più e insieme ad Eleonora decide di portare avanti e sviluppare la collezione di intimo che prende il nome di Wabi Sabi.

LA COMMUNITY

Feeling Nova

Feeling Nova è una community fatta di collaborazione tra donne e giovani a sostegno del Made in Italy.

Un blog dove si parla di rinascita a 360 gradi, attraverso la moda, la fotografia, il make-up, i viaggi, lo sport, l’arte e molto altro.

Un portale ricco di indirizzi utili, associazioni, progetti, consulenze e iniziative che parlano di vita.

TEXTILROSS

È una piccola azienda storica nella produzione di tessuti per intimo e collant, dislocata tra la provincia varesotta e bresciana. Negli ultimi anni si è sempre più dedicata alla ricerca di fibre e filati innovativi, sviluppando in particolare tessuti con proprietà benefiche per il benessere della persona e sostenibili per l’ambiente.

La filosofia dell’azienda è quella di promuovere un abbigliamento che non abbia solo una funzione estetica ma che si prenda cura del benessere sia psicologico che fisico della persona,

grazie all’estremo comfort dei tessuti a contatto con la pelle e alle proprietà dei filati impiegati, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità, sia ambientale che sociale: i tessuti sono prodotti in Italia con forniture certificate e la guerra al ribasso dei prezzi tipica di molti player del settore per puntare alla produzione di grandi volumi è volutamente ignorata.

Tessile “multifunzionale” è ciò che contraddistingue oggi Textilross e che intende sempre più sviluppare tramite la continua ricerca.

LA NASCITA

DEL PROGETTO

Il cancro al seno è il tumore più comune nelle donne e il secondo tumore più comune in generale.

Ci sono stati 17.210 nuovi casi in tutto il mondo nel 2020.

Le donne che incontrano questa malattia così diffusa molto spesso devono fare i conti con interventi chirurgici al seno e una lunga serie di terapie (chemioterapia, radioterapia, …). In questo periodo stressante, pieno di check-up e visite mediche, le donne spesso perdono la fiducia nel corpo, nell’autostima e nell’intimità.

Parlando dell’impatto psicologico, la diagnosi di cancro al seno può essere devastante e può innescare diverse reazioni avverse per la maggior parte delle donne.

I prodotti abitualmente usati dopo l’intervento come i reggiseni post-operatorio, hanno alcuni accorgimenti sulla struttura, come l’apertura frontale e l’essere senza ferretto. Ma quelle strutture molto spesso non contemplano un design che possa aiutare le donne a sentirsi di nuovo sicure di se stesse. Molte volte contribuiscono proprio al loro disagio. 

Dopo molte ricerche di mercato e dopo molte interviste a medici, pazienti ed ex pazienti per comprenderne le esigenze, Chiara ed Eleonora hanno sviluppato reggiseni post-operatori con un design studiato tenendo conto di tutti gli accorgimenti consigliati dai medici e con caratteristiche a sostegno dell’estetica, della bellezza e delle differenti shapes di ogni donna, per permettere loro di tornare a guardarsi allo specchio.

La sfida del progetto Wabi Sabi è creare una collezione di biancheria intima innovativa con tessuti funzionali intelligenti per supportare la protezione e la guarigione della pelle da un lato e grazie al design alla moda, glamour e colorato, l’immagine dall’altro.

L’obiettivo è sostenere le donne con cancro al seno a rinascere e vivere senza limiti e aiutarle a sentire di nuovo l’intimità, la fiducia in se stesse e la femminilità.

Nel 2020 abbiamo partecipato e vinto la 3° Call del Bando Europeo “Worth Partnership Project”; grazie a questo abbiamo avuto l’opportunità di essere inserite in un programma di incubazione di nuove Start Up per un anno, ricevendo supporto finanziario e di mentoring per finalizzare la fase di prototipia.

Grazie al Worth Project, abbiamo partecipato al Fuorisalone 2021, nella sezione Innovazione e Inclusione.

LA LINEA DI INTIMO

La bellezza nell’imperfezione

La collezione prende in prestito il nome dal mondo Giapponese.

“Wabi Sabi” è una visione fondata sull’accettazione della transitorietà e imperfezione delle cose, talvolta descritta come “bellezza imperfetta”.

Il termine wabi-sabi è composto da due vocaboli separati:

Wabi” descrive un concetto di bellezza discreta, generata dalla presenza di un’imperfezione naturale o introdotta in modo casuale dai processi di lavorazione artigianale, ma mai simbolica e intenzionale. Una bellezza viziata dalla presenza di difetti naturali considerata, paradossalmente, perfetta.

Sabi” sottintende un’idea di bellezza legata al passare del tempo, che può manifestarsi solo in seguito all’usura e all’invecchiamento, come può accadere per le rughe che solcano il volto di un uomo, o la patina che ricopre inevitabilmente gli oggetti che usiamo.

Wabi–Sabi considera la profonda esistenza trascendendo la semplice  apparenza traendo dalla natura le sue tre lezioni fondamentali: nulla è perfetto – nulla è permanente – nulla è completo. La bellezza è quindi intimamente intrecciata con l’imperfezione e la caducità delle cose.

Wabi Sabi è un progetto nato in partnership tra donne imprenditrici del mondo del tessile e dell’abbigliamento. 

Nasce da una necessità, da una mancanza evidenziata durante il percorso oncologico affrontato in prima persona da un membro stretto della famiglia di una delle fondatrici.

Il dolore fisico si esprime nell’organo colpito ma la sofferenza, cioè il disagio psichico conseguente, si vive nella mente; il dolore che la malattia provoca nel corpo è spesso di breve durata mentre la sofferenza nella mente può rimanere presente a lungo.

Tornare a guardarsi allo specchio dopo un intervento di asportazione parziale o totale della mammella a volte può essere doloroso; bisogna educare la nostra mente a una nuova consapevolezza di sè.

I comuni reggiseni indossati successivamente a un intervento operatorio sono spesso indumenti che sviliscono ulteriormente la paziente, già psicologicamente demolita e indebolita nella propria autostima, intimità e femminilità.

Il nostro obiettivo è quello di sostenere le donne che hanno subito un intervento chirurgico di asportazione del tumore al seno attraverso un capo che possa farle sentire a proprio agio, non solo dal punto di vista del comfort ma anche psicologico.

Il nostro team è composto da designer e specialiste del tessile e abbiamo compreso che oggi un semplice reggiseno non ha più nulla di semplice; la sua funzionalità non si limita solo a sorreggere, contenere, mostrare o nascondere ma è anche un accessorio che racchiude molteplici significati, uno su tutti quello di permettere di amarci e apprezzare noi stesse, ogni giorno, per chi siamo realmente, armonizzando la nostra figura.  

Per questo pensiamo che il reggiseno post-operatorio debba avere molte più  funzioni di quelle che il mercato attualmente offre.

La collezione prevede un trattamento “BIFASICO”, ovvero composto da due step fondati rispettivamente sul concetto di protezione e di rinnovo cellulare: 

Fase uno

Re-Start

La linea Post-Surgery ha un design delicato e con caratteristiche tecniche studiate per un periodo appena successivo alla fase postoperatoria.

Forme semplici e strutturate, realizzate per sostenere senza stringere.

I reggiseni hanno l’apertura frontale per  agevolare i movimenti; nelle coppe, grazie a specifiche taschine interne, c’è la possibilità di inserire una protesi esterna; la vestibilità é studiata analizzando le possibili operazioni effettuate.

I tessuti impiegati hanno la particolarità di essere naturalmente antibatterici per essere adatti alle pelli più sensibili e delicate.

La presenza di Crabyon, contenente Chitina, supporta ulteriormente la persona con una funzione lenitiva e rigenerante per la pelle favorendone la cicatrizzazione.

Fase due

Re-Birth

La nostra linea Lingerie ha un design più femminile e forte senza perdere le accortezze tecniche che supportano il post-surgery.

Dettagli e stampe impreziosiscono il design pulito valorizzando la semplicità delle forme.
I colori giocano un ruolo speciale: sono accesi e dinamici per affrontare con la giusta grinta questa nuova vita.
Le forme sono morbide ma sostenute da tagli e cuciture senza perdere mai femminilità e comfort.

Trasparenze e pizzi non sono lasciati in disparte, valorizzano le nuove forme del corpo mantenendo una linea pulita ma seducente.

I tessuti impiegati sono morbidi e freschi, e grazie all’impiego della fibra Q-SKIN® by Fulgar contenente ioni d’argento, regolano la proliferazione batterica con un’efficacia duratura.

Q-SKIN® infatti si prende cura della pelle offrendo, a chi l’indossa, traspirabilità, igiene,
comfort e freschezza in qualsiasi situazione.

NEXT STEPS

L’obiettivo di WABI SABI è quello di creare una collezione di abbigliamento intimo ampia, supportata anche da modelli per lo sportswear e il beachwear, con lo scopo di favorire la rinascita di ogni donna a 360 gradi nella propria quotidianità e senza limitazioni.

I prossimi step di Chiara e Eleonora prevedono il lancio dei primi modelli di reggiseni WABI SABI entro Giugno 2022.
Nel frattempo stanno lavorando allo sviluppo di nuove varianti colore e allo studio delle nuove categorie: costume e sportivo.