Mai come in questo periodo serve tenere la mente impegnata e lucida, coltivare i desideri e le curiosità.
Come diceva Lord Byron “in Italia tutte le città sono Capitali”. Questo a dire che anche i paesi meno conosciuti valgono la visita.
Vi presento alcuni luoghi diciamo poco conosciuti. Se sarò abbastanza brava ad incuriosirvi ne farete una meta futura e comincerete a studiare cosa vi interessa vedere. Così magari potrete aggiungere dei suggerimenti e condivideremo il più possibile le nostre belle esperienze.

Brisighella è un piccolo Borgo nell’entroterra collinare di Faenza. Già famosa ai tempi dei Romani per il suo pregiatissimo olio DOP dalle eccellenti proprietà organolettiche.
Particolarissima è la “via degli asini”. E’ una strada sopraelevata che riceve luce dalle caratteristiche finestre ad arco, di diversa ampiezza.
Costruita probabilmente nel sec. XIV, rappresenta il più antico baluardo difensivo a protezione del borgo.
In un primo tempo era una strada scoperta, serviva da camminamento di ronda e via di comunicazione, poi fu coperta e inglobata nelle abitazioni quando perse la sua funzione di difesa. Diventò poi il quartiere dei birocciai, che trasportavano il gesso dalle cave sovrastanti il paese, servendosi di asinelli, da cui il nome.
Per gli amanti delle passeggiate ci sono varie possibilità all’interno del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, tutte ben pubblicizzate nell’ufficio della Pro Loco situato proprio nell’unica via principale del borgo.
E per i più temerari anche grotte e passaggi sotterranei visitabili con guide e con attrezzatura tecnica.
Perché mi piace: il verde, i paesaggi che sanno quasi di toscana (in linea d’aria vicinissima), la cordialità delle persone (siamo già in Romagna), il buon cibo e non ultimo i prezzi veramente accessibili a tutti. Non potete andare via senza aver assaggiato il famoso olio Brisighello, trovate il punto vendita sulla via principale.

Il mare della Liguria è bellissimo e vale la sosta, ma non solo!
Se prenderete la strada per raggiungere il Borgo medioevale potrete godere di panorami incredibili sul golfo della Riviera di Ponente. Famoso per il Festival teatrale che si svolgeva in estate (e che speriamo riprenderà) Borgio Verezzi è il punto di partenza di lunghe escursioni che si snodano lungo i sentieri che collegano i borghi vicini con Finale Ligure. Sono di livello medio-facile e i più conosciuti sono il Sentiero Natura, il Sentiero Cultura, il Sentiero Geologico e Via Carri Matti.
Per i più sportivoni, non io – tengo a precisare, a Borgio Verezzi è stata inaugurata nel 2014 la Falesia delle Cento Corde, dove gli appassionati di arrampicata possono cimentarsi sulle sue 23 nuove vie.
Assolutamente da non perdere la visita alle Grotte, scoperte nel 1933, che si possono visitare accompagnati in circa un’ora. Portatevi scarpe comode e una felpa perché la temperatura all’interno è di 16 gradi. Le grotte costituiscono un esempio di fenomeno carsico e la loro conformazione deriva da una lenta erosione praticata dall’acqua che scorre attraverso la roccia. All’interno il deposito di minerali ha dato vita a spettacolari formazioni come cannule, drappi e stalattiti. Incredibili sono, soprattutto, le mille sfumature di giallo, bianco e rosso che si possono osservare e che rendono queste cavità le grotte turistiche più colorate d’Italia.
Giardino di Villa Barbarigo (PD)

Perché mi piace: questo luogo riesce a coniugare diverse esigenze perché pur essendo una piccola zona offre tante possibilità e per tanti gusti.
Vi dico solo che veniva chiamato la “Piccola Versailles” e risale alla fine del XVI secolo. La storia non ve la racconto perché non voglio svelare niente!
Una raccomandazione: prenotate la visita guidata perché ne vale veramente la pena. Vi perderete nei racconti della guida (la nostra era un ragazzo bravissimo ed entusiasta) e staccherete la spina per un’abbondante ora.
Durante il percorso incontrerete un bellissimo labirinto oltre ad alberi plurisecolari provenienti da tutto il mondo, carpini, bossi, lecci ed aceri insieme ad altri esemplari di piante ancora del tutto sconosciute nell’Europa del Seicento ed arrivate dalle Americhe attraverso la Spagna ed il Portogallo.
Perché mi piace: lungo il percorso scoprirete la storia e le allegorie che sono state concepite per trasmettere al visitatore un messaggio positivo, di una vita dove le difficoltà ci sono ma si affrontano e una soluzione c’è sempre, una vita dove il tempo è prezioso e va vissuto intensamente.
Praticamente tutto quello che predico io…

Il nome deriva da Castello nel lago, del castello rimane poco ed è comprensibile dato che risale addirittura al 1100 – 1200 circa.
Per anni è stato luogo conteso per via della sua posizione strategica, fino a diventare, nel 1600, di proprietà dei conti Arrighi perdendo così la sua funzione di difesa. I conti costruirono una villa anche se intorno si può scorgere parte delle mura di cinta e la torre da cui si gode una suggestiva vista sul lago e territorio circostante.
Non sono mai riuscita a vedere, ma è uno dei tanti desideri che ho e che realizzerò, la Festa dei Fiori che ogni anno invade di colori e profumi il Borgo.
Perché mi piace: chi mi conosce sa che sono un’inguaribile romantica. E questo lago a forma di cuore mi ricorda una favola, un incantesimo andato a buon fine, un segno di una storia d’amore che ha lasciato un segno eterno. E’ sicuramente un luogo unico al mondo e per questo va visto, vi sentirete come tornati indietro in un tempo irreale, lontano dalla “pazza folla”.

Vado a Limone da molti anni e mi piace moltissimo. Ci vado quando tutto è chiuso, a fine gennaio o febbraio e non è per niente triste, certo scegliete una giornata soleggiata. Potrete passeggiare lungo lago, di solito qui il clima è mite, e perdervi nelle viette del paese. Se imboccate una stradina che parte dalla fine di Limone e costeggia il lago vi troverete all’inizio della Ciclopedonale. Inaugurata nel 2018 è già entrata nella top ten delle piste più scenografiche d’Europa.

Io vi consiglio di percorrerla a piedi.
La strada incastonata tra la montagna a ridosso delle acque del Lago di Garda è davvero molto suggestiva da percorrere e tutto il complesso realizzato è un bellissimo esempio di ingegneria.
Il progetto è di proseguire con la costruzione e arrivare a poter percorrere tutto il perimetro del lago e onestamente non vedo l’ora che sia completato.
Perché mi piace: ho avuto la sensazione di stare sospesa sul mare, un po’ Titanic per intenderci! Sei circondato da bellezza e colori di una natura incredibili.
Claudia Riva di Sanseverino
Epicurea a 360°