Ricominciare a vivere

Italia da riscoprire – 5 luoghi che vi entreranno nel cuore (part. 2)

Mai come in questo periodo serve tenere la mente impegnata e lucida, coltivare i desideri e le curiosità. 

Come diceva Lord Byron “in Italia tutte le città sono Capitali”. Questo a dire che anche i paesi meno conosciuti valgono la visita. 

Vi presento alcuni luoghi poco conosciuti. Se sarò abbastanza brava ad incuriosirvi ne farete una meta futura e comincerete a studiare cosa vi interessa vedere. Così magari potrete aggiungere dei suggerimenti e condivideremo il più possibile le nostre belle esperienze.

Se vi siete persi la prima parte potete leggerla qui!

Sabbioneta (MN)

Sabbioneta

Fu fatta costruire dal nulla nella seconda metà del Cinquecento da Vespasiano Gonzaga che voleva una città a misura d’uomo.

Scelse come luogo per edificare la sua città ideale un lembo di terra sabbiosa (da cui il nome del borgo) bagnato dal Po e dall’Oglio, e si ispirò all’ideale di armonia simboleggiata nel disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.

La struttura urbana è a forma di stella a 6 punte che nasconde, ma lo dovrete scoprire voi, un piano alchemico e numerologico.

Sono tante le cose da visitare: il Palazzo Ducale, il Teatro di scuola Palladiana, Palazzo Giardino, e tanto altro; per questo è diventata insieme a Mantova, Patrimonio dell’Umanità.

Perché mi piace: perché è un “sogno” realizzato da un visionario sicuramente geniale. Questa è la prova che i sogni si avverano! Venendo a cose più pratiche, la consiglio perché si presta a una gran varietà di visite: in coppia, con amici, famiglie con bambini e portatori di handicap. Se consultate l’INFO-POINT ve ne renderete conto!

Ultima cosa assaggiate la Sbrisolona, tipico dolce con mandorle e farina di mais; vi consigliamo di provarla alla Pasticceria Atena, perché qui è doc!!

Torta Sbrisolona

Castell’Arquato (PC)

Castell’Arquato

Castell’Arquato è uno dei borghi medievali della zona di Piacenza che più mi piace, meta ideale per un tour tra storia, arte e buona cucina. Vi segnalo subito se non la conoscete la coppa piacentina, una vera squisitezza.

Se mi perdo nel cibo sono rovinata quindi mi limito, a dire che il centro è maestoso con una bella piazza municipale posta nella parte alta del paese dove si affacciano la Rocca Viscontea, la Collegiata di Santa Maria Assunta, e il Palazzo del Podestà.

Se avete tempo vale la pena di visitate il Museo Geologico Cortesi dove sono conservati fossili addirittura di balena, perché in tempi preistorici il mare arrivava qui.

Perché mi piace: si respira tanta storia e per i melomani come me una sorpresa: qui si trova la casa natale di Luigi Illica che scrisse per Puccini (La Bohème, Tosca e Madama Butterfly) e Mascagni (Isabeau, Iris, Le Maschere). In passato, celebri ospiti come Gabriele d’Annunzio, Giosuè Carducci e Giacomo Puccini soggiornarono in questa dimora storica in stile Liberty. La struttura è stata oggetto di un attento restauro e oggi Casa Illica offre appartamenti per vacanza. 

Ultima raccomandazione assaggiate o portate a casa il vino tipico della zona: il Gutturnio (esiste fermo ma anche frizzante tipo lambrusco) e l’Ortrugo (bianco fermo).

Montefalco (PG)

Lo chiamano “la ringhiera dell’Umbria” perché è situato su un’altura circondato da vigneti e oliveti da cui si gode un bellissimo panorama. Ha la forma del “Castrum” romano e la sua nascita risale sicuramente al Medio Evo. Sembra invece che il nome derivi dalla passione per la caccia al falcone di Federico II di Svevia che qui soggiornò intorno al 1240.

Ma la cosa che mi ha veramente impressionato è stata la Chiesa di San Francesco. Da fuori sembra di visitare una chiesa come le altre ma una volta entrati sarete rapiti dalla vista dell’abside centrale che è decorato con uno dei più noti cicli pittorici dell’arte italiana: la vita di San Francesco, di Benozzo Gozzoli allievo del Beato Angelico. La vita del Santo è divisa in venti episodi e 12 scene che risalgono al 1452. I colori, grazie a un sapiente restauro, lasciano a bocca aperta.

Ciclo pittorico di Benozzo Gozzoli nella Chiesa di San Francesco a Montefalco

Perché mi piace: dopo tanta cultura avrete modo di nutrire anche il corpo. Qui si produce il famoso Sagrantino di Montefalco e se siete interessati avete tante cantine da visitare previa prenotazione. La cucina umbra poi vi stupirà; se vi capita dovete assaggiare assolutamente la “Torta al testo”! Non è un dolce ma si tratta di un pane non lievitato che si farcisce caldo con il prosciutto… Mi penserete.

Rocca Mattei (BO)

I visionari come Cesare Mattei esercitano su di me un fascino illimitato. Nato e cresciuto a Bologna insieme a personaggi del calibro di Gioacchino Rossini, dopo alcune delusioni e la morte della madre fece costruire, dirigendone personalmente i lavori, questa Rocca dove si stabilì definitivamente a partire dal 1859, conducendo una vita da signore medievale con tanto di corte. 

Meta poco conosciuta con un fascino particolare che sembra uscita da una fiaba. Sono riconoscibili diversi stili con rimandi alla cultura araba e riproduzioni di varie opere iberiche-islamiche, ispirate all’Alhambra, al Medioevo e al Liberty. Indispensabile la prenotazione.

Perché mi piace: Cesare Mattei, oltre a far costruire questo raro esempio di architettura, si dedicò con passione allo studio ed alla divulgazione della medicina alternativa che battezzò Elettromeopatia. Studiò infatti alchimia, omeopatia, erboristeria, spagyria e medicina tradizionale cinese. Questa pratica gli assicurò fama mondiale e la sua fu la medicina allopatica più praticata al mondo tra il 1870 e il 1930. 

I laboratori erano dentro la Rocca e aveva depositi autorizzati in tutto il mondo. Tutt’oggi alcuni suoi rimedi sono ancora copiati e utilizzati.

Una locandina che pubblicizza l’elettromeopatia

Orta San Giulio (NO)

Dovete andarci con una giornata di sole, anche se non necessariamente calda. Il paese è un insieme di viuzze pedonali e casette basse colorate lungo la sponda del lago. Per la sua posizione strategica e riparata Orta San Giulio vanta dominazioni dai romani ai bizantini e longobardi, solo per citarne alcune.

Se siete arrivati fin qui dovete prendere un motoscafo (il servizio è comunale e i biglietti si fanno a bordo) e farvi portare all’Isola di San Giulio proprio di fronte al paese.

Chi di voi ha visto il film “La corrispondenza” di Giuseppe Tornatore con Jeremy Irons e Olga Kurylenko? E’ stato girato in questa piccola isola. All’interno c’è una unica via fatta ad anello che si può percorrere nei due sensi con nomi diversi ma suggestivi: via del silenzio e via della meditazione.

Perché mi piace: adoro le leggende e qui pare che arrivò un Santo di origini greche di nome Giulio che affrontò e sconfisse un serpente/drago che divorava bestiame, persone e distruggeva tutto il raccolto. Forse è una leggenda ma sta a voi scoprire dove è custodita la prova della sua esistenza!

Vi abbiamo convinto a esplorare questi posti del cuore? I vostri quali sono? Fatecelo sapere condividendo i vostri scatti sui social utilizzando l’hashtag #FeelingNova e taggandoci

Se vi siete persi la prima parte potete leggerla qui altrimenti potete andare a leggere gli ultimi articoli del blog!

Claudia Riva di Sanseverino

Epicurea a 360°