Dopo queste feste un po’ diverse, sentiamo il bisogno di disintossicarci; sia dall’anno passato sia da qualche vizio a cui magari ci siamo abbandonati proprio durante questi giorni! Oggi parliamo di alcolici, e la nostra scrittrice, Stella, ci da una buonissima ricetta tutta da assaporare, alcool free!
Buona lettura!

La domanda è di quelle retoriche e direi che possiamo esser sicuri che nessuna persona che abbia avuto a che fare col cancro intenda “riprendere quei rapporti”. La recidiva è sempre una delle cose che più preoccupa chi ha avuto una malattia come la nostra ma oggi, oggi che siamo ri-nate dobbiamo e possiamo prendere la nostra vita per mano e farne il capolavoro che siamo noi stesse. E abbiamo già visto come una buona colazione, l’assenza di zuccheri siano alla base per ripartire da noi, con maggiore consapevolezza. E così ho pensato di introdurre un argomento un po’ tabù, per me ovviamente non so per voi. Perché l’alcool è un tabù? Perché a me piace tanto, non smisuratamente intendiamoci ma non mi negavo una birra o un calice di vino ogni tanto. Ma con molta, molta attenzione, ascoltando i segnali che mi mandava il mio corpo.
Poi ho scoperto, leggendo e approfondendo, che c’è uno strano legame tra alcool e cancro e allora la riduzione drastica è diventata d’obbligo. Ma questa cosa qui, come le altre di cui abbiamo già parlato, rientra tra quello che normalmente non ci viene detto. Non tutti i medici hanno approcci olistici al paziente e questo spesso genera caos e confusione “ah niente carne rossa? Non me l’hanno detto!; Come? Niente zuccheri? Ma dai!; e così via…”

In tutta onestà sono convinta che il bere sia legato molto alla sfera della socialità (a meno che non sia una dipendenza) e che quindi in compagnia si tenda a bere se lo fanno gli altri per non sentirsi isolati. Io, ad oggi, mi concedo una bevuta al mese durante i pasti. Un unico giorno. Ma se sono in compagnia vado di cocktail analcolici o di acqua tonica versati nei bicchieri dei classici cocktail. Consapevole però che dovrei eliminare anche questo. Mi piace pensare che non sia una vera e propria rinuncia perché nulla ci viene tolto, molto ci viene dato se seguiamo alcune regole d’oro. E così vi propongo una bella ricetta analcolica a base di melograno: assaggiatela e buona vita a tutte!
Cosa ci serve?
- 1 Melograno
- Miele 1 cucchiaino (ma a me piace anche al naturale)
- Acqua 150 ml
- Limone ½
Preparazione
Tagliate le estremità del melograno.
Apritelo in due parti, prendete la prima metà e premetelo con un cucchiaio in modo da rimuovere tutti i grani.
Eliminate accuratamente la pellicina e ponete i chicchi nella centrifuga (o anche spremendolo come un’arancia con lo spremi agrumi) unendo acqua e succo spremuto di mezzo limone.
Unite uno o due cucchiaini di miele, secondo gusto, ponetelo in frigorifero per almeno 30-40 minuti e servitelo nel bicchiere più bello che avete!
Iolanda Stella Corradino
Insegnante, scrittrice e giornalista
Paziente oncologica dal 2016