L’autostima parte da una buona consapevolezza di sè.
Ci siamo lasciati un paio di settimane fa con la prima parte dell’articolo: #NOFILTER: La bellezza senza filtri salverà l’autostima; ma come fare davvero per raggiungere un buon livello di quest’ultima che ci consenta di vivere serenamente ed in equilibrio? Il nostro corpo ci permette di vivere e di fare esperienze, quindi dobbiamo essergli grati, portandogli rispetto e trattandolo con estrema delicatezza e amore, essendo, come si suol dire, la nostra casa. In questo modo ci farà vivere un’esistenza davvero piena (questo non significa priva di ostacoli da superare).

Autostima: consigli pratici
Ecco alcuni semplici consigli per sentirsi bene, per cercare di raggiungere una piena considerazione di sé, per attribuirci un valore un pochino più alto, visto che ne siamo tutti meritevoli (i punti sono stilati pensando alla sfera femminile, ma replicabili in quella maschile):
- Organizza il tuo tempo, fai delle liste di priorità.
- Sii curiosa e fai nuove esperienze, crea delle nuove e sane abitudini.
- La mattina vestiti con cura e scegli l’abito, l’acconciatura e il trucco in base a ciò che senti e a non a come gli altri pensi ti vorrebbero.
- Cerca di stare quanto più possibile nel presente, concentrandoti sulle azioni minime, cioè su quei gesti quotidiani che spesso fai in modo automatico ma che ti rappresentano per davvero.
- Alimentati in modo sano privilegiando cereali integrali, verdura e frutta, legumi. (qui e qui trovi i nostri ultimi articoli sull’alimentazione sana)
- Muoviti: cammina, corri, nuota, scegli l’attività che preferisci ma falla. (Sulla nostra pagina Instagram abbiamo lanciato un hashtag #FEELINGATTIVA , taggati e condividi con noi i tuoi progressi!)
- Respira in maniera consapevole (per raggiungere questo, affidati ad un esperto).
- Scegli il profumo o fragranza o olio essenziale che più ti caratterizza.
- Conosci persone stimolanti e sorridenti.
- Stai nella natura per quanto ti è possibile.
- Leggi, moltissimo.
- Prenditi delle pause dai social.
- Impara a conoscere le tue inclinazioni, le tue passioni, ciò che ti fa stare bene.
Autostima: i “No” che ci fanno stare bene
Su cosa invece sconsiglio di focalizzarsi? Su azioni mentali non sane, sui giudizi altrui, su modelli apparentemente perfetti che vertono sui paragoni (ad esempio, confrontare in modo maniacale il proprio aspetto fisico con quello degli altri) in risposta a preoccupazioni legate all’aspetto; il malessere che ne deriva causa disagio significativo o compromissione del funzionamento di attività quotidiane in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti. Non focalizzarsi o fissarsi sulla presenza di grasso corporeo o sul peso riportato sulla bilancia; in rari casi questo atteggiamento potrebbe sfociare in gravi disturbi dell’alimentazione che colpiscono fino al 2% della popolazione, in prevalenza donne, a partire dall’adolescenza. Se non trattato rischia di diventare cronico. Chi ne soffre vive spesso sensazioni di angoscia e disperazione, riducendo il proprio valore e le proprie possibilità di realizzazione a ciò che vede come insuperabile difetto fisico.
L’intervento di un professionista della nutrizione affiancato a quello di un professionista della psiche con approccio anche terapeutico se necessario mira a riportare su un piano di realtà la valutazione cognitiva di sé stessi e della propria immagine, valorizzando l’unicità di ognuno e rinforzando le abilità sociali, relazionali, professionali del soggetto.

Autostima: il corpo come casa
Altri alleati validi ad esempio sono le tecniche di respirazione consapevole e di rilassamento contribuiscono alla maggiore consapevolezza e al rinforzo della propria autostima; anche lo yoga ad esempio risulta essere un valido strumento per rafforzare ed aumentare l’autostima, sempre in riferimento al fatto che il nostro corpo altro che non è la nostra abitazione ed è assolutamente consigliabile prendersene cura con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. (leggi qui e qui i nostri articoli sullo yoga e i chakra.)
Anche per chi non soffre di un specifico disturbo della percezione corporea, il concetto di “bellezza abitata” è calzante ed affascinante. Riuscire a essere consapevoli della propria vita, delle proprie emozioni, delle proprie possibilità permette alla persona di sentirsi fortunata, ottimista, ricca ogni giorno di nuovi stimoli e occasioni.
E’ dunque fondamentale nutrire la mente di ottimismo e positività permette di irradiare armonia e vitalità anche attraverso il corpo; non a caso il nostro sistema nervoso e il derma derivano dallo stesso foglietto embrionale e sono tra loro collegati. La pelle rappresenta così la definizione dell’Io, il confine tra il Me e il Non-me.
Autostima: il volto e le sue espressioni
Interessante è la relazione fra l’espressione e l’espressività di un volto, essendo il nostro primo biglietto da visita, così come è affascinante la sua analisi (cute, rughe, fossette) e la correlazione tra questo e la propria serenità, il valore che ci auto conferiamo e la nostra stabilità personale. Sempre più professionisti infatti si specializzano sulla lettura ed interpretazione del viso, visto che sul resto del corpo, ormai, è stato detto tutto (o quasi). Certe espressioni che inconsapevolmente assumiamo in modo ripetuto, ogni giorno,contribuiscono a creare rughe, a invecchiare il nostro aspetto, oltre che influenzare come gli altri ci percepiscono. Il training legato alle espressioni facciali diventa un metodo per una trasformazione interiore ed esteriore, con grande beneficio per la salute e un forte miglioramento del rapporto con chi ci circonda. E’ una disciplina, io amo definirla un’arte comunque, e si tratta di un metodo di conoscenza e trasformazione personale, che ha come referente la persona e come strumento il volto.
Da un’attenta analisi del volto è possibile risalire alle emozioni e alla prospettiva attraverso cui la persona osserva il mondo. Stress e negatività, infatti, alterano i muscoli legati al sistema neurovegetativo, cronicizzano espressioni di tensione, rughe e solchi, alterando la simmetria del viso e spostando verso il basso l’intera morfologia del volto, trasmettendo un’immagine di pesantezza e malessere. Buon umore e allegria si esprimono, invece, attraverso il sorriso, che tonifica i 12 muscoli coinvolti, oltre a scaricare i neurotrasmettitori del benessere, che distendono i lineamenti, esprimendo serenità.
Autostima: respira e parti!
La presa di coscienza delle espressioni involontarie è un passaggio importante. A volte ci presentiamo agli altri come se fossimo arrabbiati, costantemente accigliati e scontrosi. Lo facciamo in modo inconsapevole. Non ci accorgiamo, ma quello è ciò che trasmettiamo. Capendo le espressioni e modificando quelle non volute, otteniamo una reazione diversa da parte delle altre persone. E questo produce anche un cambiamento nel nostro intimo, nella nostra serenità e autostima. Quindi, dopo un mese di esercizi ci sono dei miglioramenti estetici già visibili, ma il training diventa qualcosa di molto più importante. Può cambiare in meglio la nostra vita, da molti punti di vista.
Questi erano ovviamente solo alcuni spunti e sull’autostima ci si può lavorare davvero su più fronti, anche contemporaneamente e soprattutto non è mai troppo tardi per iniziare a farlo!
A cura della Dottoressa Serena Fioravanti
Neurobiologa e Biologa Nutrizionista
Contatti:
fioravanti.nutrizionista@gmail.com
Cellulare: 3319562402
Instagram: @fioravanti.nutrizionista
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